21 giugno 2017

Caro criticone

Caro criticone,

ho scoperto che esisti solo da pochi giorni, ma stai dimostrando un impeto e una determinazione che ti permetteranno di recuperare in fretta il lungo oblio in cui hai vissuto negli ultimi anni. Sì, perché in effetti – e questo forse ti stupirà - la stragrande maggioranza di ciò che adesso ti scandalizza era esattamente così anche prima dell’11 giugno.
Sono certo che nel recente passato sarai stato assorbito da altri impegni e non avrai avuto modo di notare lo sfacelo in cui versava il paese e le moltissime inefficienze che pesavano sull’intera collettività. Il depuratore, tanto per fare un esempio, funzionava poco e male già negli anni passati. Qualcuno – non tu, mi pare – aveva inutilmente segnalato ad un’amministrazione troppo concentrata a spandere cemento sul territorio labicano per pensare che fosse necessario adeguare gli impianti di depurazione al mutato carico antropico. Cinque anni fa – e anche in quella circostanza mi sa che eri un pelino distratto – è intervenuta la magistratura e ha disposto il sequestro dei due impianti, individuando anche alcune gravi ipotesi di reato. Questo scherzetto è costato a noi cittadini alcuni milioni di euro, che stiamo ancora pagando. Dov’eri tu?
Non parliamo dell’espansione edilizia di questa città, che non è stata accompagnata dal necessario adeguamento di tutte le infrastrutture e di tutti i servizi. Qualcuno – non tu, insisto – ha posto il problema, ha segnalato la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione, ha chiesto a gran voce che venissero fatte le opere previste dalla normativa vigente per rendere vivibile una città.
Abbiamo avuto un mucchio di altri problemi, che non sto qui ad elencare completamente, causati dalla cattiva gestione amministrativa. Ti cito solo alcuni casi emblematici: 200mila euro per una ciclabile mai finita, 300mila euro per l’acquisto di un mucchio di ferraglia che non si sa nemmeno dove sia (la presunta opera di Eiffel), altre centinaia di migliaia di euro per una biblioteca non funzionante, decine di migliaia di euro per un progetto di sviluppo industriale a Colle Spina fermato dall’opposizione di allora e dalla cittadinanza (tu c’eri? non ricordo…).
Ecco caro criticone, di problemi nel paese ne avevamo tantissimi e tu eri assente. Comprensibilmente assente, perché in molti avevano un po’ di timore ad esprimere critiche e farlo era sconsigliabile (io ad esempio ho ancora un paio di cause in corso per aver osato esprimere il mio pensiero). Adesso questa enorme mole di problemi l’ha ereditata la nuova amministrazione. Alcuni sono difficilmente sanabili (penso agli errori di pianificazione urbanistica), altri avranno bisogno di tempo e di impegno.
Caro criticone, su una cosa hai ragione: bisogna vigilare sull’operato di una giunta e fai bene a farlo. Però ti invito a riflettere su un primo, importante, cambiamento. Ora l’esercizio della critica non solo sarà possibile, ma sarà uno strumento di dialogo e di collaborazione con l’attuale amministrazione. E’ un bel passo avanti, ti assicuro. Nel frattempo goditi questo nuovo clima di serenità e di propensione all’ascolto. E’ una cosa bella, ti assicuro. Se poi riesci anche a trasformare i tuoi borbottii indistinti in una critica collaborativa e costruttiva, allora avremo fatto tombola. E’ così che funzionano le comunità.


Nota: il personaggio a cui si rivolge il post è immaginario ed ogni eventuale riferimento a persone realmente esistenti e borbottanti è puramente casuale.

1 commento:

  1. Ha la mia stima
    Abbiamo bisogno anche di lei nel gruppo facebook
    Anche a collespina sono arrivati gli spingitori di spingitori di cavalieri

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