22 settembre 2007

Scuola. Quando l’opposizione indirizza l’azione di governo

Non si può negare che l’amministrazione comunale alla fine abbia cercato di risolvere la pesantissima situazione che si era profilata nel dibattito consiliare del 3 agosto scorso. In quella circostanza la totale confusione che pervadeva la maggioranza era decisamente preoccupante.
Non avevano idea non solo di come risolvere i problemi legati alla scuola, ma neppure di quali fossero. Con tutta probabilità non avevano alcuna intenzione di risolverli e tantomeno di affrontarli. Pensavano di cavarsela con l’approvazione di un documento di buoni propositi e nulla di più. Siamo stati noi dell’opposizione ad incalzare i membri della giunta e a chiedere conto – nell’interesse dei bambini e delle famiglie – della loro inerzia e della loro approssimazione. Abbiamo letteralmente estorto un impegno da parte del sindaco a garantire il diritto alla scuola per tutti – e sottolineo tutti – i bambini di Labico.
Cosa che fino a pochi giorni dall’inizio delle lezioni era tutt’altro che scontata. La preoccupazione di rimediare una ben misera figura ha indotto i nostri amministratori - normalmente non particolarmente attenti alle questioni legate alla cultura e all’istruzione (bisogna sempre ricordare che l’assessorato è stato declassato per sistemare i difficili equilibri interni) – ad attivarsi per una rapida soluzione dei molti problemi da risolvere prima dell’inizio dell’anno scolastico. Ci sono parzialmente riusciti. Hanno distribuito in qualche modo le classi nei vari plessi scolastici così da trovare una sistemazione per tutti, anche se hanno dovuto creare classi decisamente troppo numerose e che renderanno piuttosto difficile per gli insegnanti lo svolgimento del proprio compito. Hanno riorganizzato il personale per far fronte alla nuova situazione.
Inoltre è stata accolta la richiesta del tempo pieno (ma su questo punto altri si erano da tempo attivati). Ed è stata attivata una nuova classe della scuola d’infanzia per i bambini che erano rimasti esclusi, anche se partirà con due settimane di ritardo.
Certo, hanno pubblicizzato sulla stampa un’inaugurazione che poi hanno avuto il pudore di non ripetere (visto che l’avevano illegittimamente fatta in campagna elettorale). Certo la situazione nelle scuole e nelle classi è ancora ben lontana dall’essere quella ideale.
Ma qualcosa è stato fatto ed è ipotizzabile che senza l’azione di stimolo e di sprone di Cambiare e Vivere Labico, non avrebbero dedicato alle questioni la medesima attenzione ed il medesimo impegno. Allora proviamo a porre subito un’altra di questione. Visto che da soli, evidentemente, non ci pensano. Come mai la mensa non è ancora funzionante? E come mai sembra che non lo sarà fino alla fine del mese? Un’amministrazione comunale degna di questo nome sa bene che a un certo punto dell’anno ha inizio l’attività scolastica (è sufficiente leggere i giornali per essere informati sulla data) e sa anche che questo comporta che il comune debba rendere disponibili alcuni servizi affinché questa attività venga svolta al meglio. E questi servizi, quando le cose funzionano, hanno inizio lo stesso giorno di inizio delle attività scolastiche.
Basta organizzarsi e basta saperlo fare. Invece a Labico non funziona proprio così. Inizia la scuola. I bambini cominciano a frequentare. Poi qualcuno, più sveglio degli altri, si accorge di un particolare imprevisto ed inaspettato. E corre a dirlo a qualcuno dell’amministrazione comunale. Questi poi informa il consigliere delegato (l’assessore, lo ripeteremo fino alla nausea, non è previsto). Il quale, a sua volta, ne parla col vicesindaco. Non è dato sapere se qualcuno informerà il sindaco. Però il problema è lì, sul tavolo, e nessuno lo aveva previsto. Gli amministratori si guardano l’un l’altro sconcertati pensando “questa proprio non ci voleva: i bambini mangiano”. Certe avversità metterebbero in ginocchio chiunque. Ma non i nostri impagabili amministratori.
Sembra che a seguito di un’accurata indagine abbiano scoperto di avere stipulato in passato un appalto per l’erogazione di un servizio di mensa. Ulteriori ricerche hanno permesso di individuare il numero di telefono per contattare la ditta interessata. Nel giro di qualche giorno faranno una telefonata. E, se tutto va bene, a ottobre i nostri bambini potranno anche mangiare. Evviva.

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